Stampa di denaro, inflazione e deflazione: Weimar, Hitler, Schacht
 
 
Nella pagina relativa all'inflazione abbiamo parlato brevemente della situazione tedesca degli anni 30', ed è interessante approfondire. 
 
Come abbiamo già accennato, un luogo comune che purtroppo persiste è che l'iperinflazione della Repubblica di Weimar sarebbero state la causa della salita di Hitler al potere.  
In realtà non fu così. L'iperinflazione in Germania si arrestò nel 1924, la salita di Adolf Hitler avvenne nel 1933.  
Dal 1924 al 1933 operò la Repubblica di Weimar: l'opera principale del suo ultimo cancelliere, Heinrich Brüning, fu di cercare di ridurre o ammortare il peso del debito e delle riparazioni di guerra attraverso una politica deflattiva basata sull'aumento del tasso di sconto, forti riduzioni delle spese dello stato, aumento dei dazi doganali, riduzione dei salari e dei sussidi di disoccupazione. 
 
Questo tipo di politiche esasperarono la popolazione e sono molto simili a quelle imposte dall'FMI in Jugoslavia negli anni 80/90, a quelle imposte dalla Commissione Europea dopo la crisi del 2008 e soprattutto a partire nel 2011 in Grecia (ma non solo) e che tanto bene stanno facendo. 
 
Nella pagina in cui parliamo di gold standard e corso forzoso abbiamo già illustrato molto in sintesi i vantaggi della moneta a corso forzoso in periodi di crisi. Dal momento che non si necessita oro ma solo buona volontà, lo Stato sovrano può creare denaro, sostenere istituzioni fondamentali e far partire lavori pubblici in periodi di crisi per rilanciare l'economia. 
Tutto il contrario dell'austerity. 
Sono più o meno le idee proposte da Keynes 100 anni fa; assieme ad altre più profonde che magari avrò occasione di commentare in seguito (e che se fossero state adottate alla fine della I guerra mondiale avrebbero potuto cambiare la Storia). 
 
L'ironia della sorte è che una bella lezione sul funzionamento di una politica espansiva e non di austerity ce la può dare proprio un cancelliere tedesco, ed è proprio lui, Adolf Hitler... anche se a dirla tutta fu merito del suo primo ministro dell'economia, Hjalmar Schacht, un banchiere di origini ebraiche che conobbe J.P. Morgan e Theodore Roosevelt. 
Per tirare su la Germania, una nazione povera, fortemente indebitata dalla I guerra mondiale, e farla diventare una potenza, Schacht non poteva usare direttamente la moneta per via delle imposizioni del trattato di Vienna (la Germania, sconfitta nella I guerra mondiale, firmò la resa accettando pesanti limitazioni). 
 
Schacht utilizzò come leva fondamentale una stampa mascherata di denaro, emettendo con un artificio i MEFO, obbligazioni usabili solo in Germania che valevano come il denaro.  
La Metallurgische Forschungsgesellschaft m.b.H ("Società per la ricerca in campo metallurgico"), una compagnia statale inesistente, emetteva sulla base di denaro "prestato" (creato dal nulla) dalla Reichsbank questi MEFO che erano delle cambiali emesse da questa fantomatica compagnia statale, quindi garantiti dallo Stato ed offerenti un interesse del 4%. Erano incassabili dopo un lustro, con lo scopo di dilazionare praticamente a tempo indeterminato i pagamenti contratti dallo Stato con le industrie private. 
In teoria questo artificio avrebbe dovuto avere una durata limitata, ma dal momento che nessuno conosceva l'ammontare dell'emissione, essi erano continuamente rinnovati al momento dell'incasso, e il sistema sarebbe potuto andare avanti all'infinito. 
 
Forse in quel momento storico i grandi industriali tedeschi (sempre dietro ad Hitler tranne che al momento della caduta), non avevano ancora individuato metodi di espansione più moderni; forse ci sono state altre follie; forse il burattino è andato fuori controllo. Molto colpevolmente la Storia che ci insegnano a scuola sorvola abilmente su tutto questo (del resto, avevate mai sentito parlare di Schatch e dei MEFO?). 
 
Fatto sta che, comunque sia andata poi, i primi anni del governo Hitler sono stati anni di straordinaria espansione, anni in cui la gente poteva finalmente lavorare e mangiare e la Germania veniva ricostruita e modernizzata, e questo grazie a misure espansive e assolutamente non di austerity. 
Insomma tutto il contrario del pensiero tedesco degli anni 2000. 
 
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