Geithner: "nel 2011 funzionari UE mi dissero che Berlusconi doveva cadere" - ma perché ce lo fa sapere?
 
 
15 Maggio 2014 
L’ex titolare del Tesoro Usa (e anche banchiere della Fed di New York, la sede più importante che coordina le operazioni di intervento diretto in borsa della Fed) sostiene nel suo ultimo libro, un saggio intitolato "Stress test" che racconta i giorni della crisi, che i funzionari “volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato (Berlusconi, ndr)”.  
Geithner, dopo averne parlato anche con Obama, rifiutò la proposta: “Parlammo al presidente di questo invito sorprendente, ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. ‘Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani’, dissi”. L’ex ministro, invece, per superare quei mesi critici e salvare l'Europa cercò di rafforzare la collaborazione con il presidente della Bce Mario Draghi. 
 
Fonti Ue però smentiscono ogni cosa e accusano: “Erano gli Usa a volere che il Paese andasse in amministrazione controllata”. E il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso aggiunge che “l’Italia era vicinissimo all’abisso” e al G20 di Cannes “alcuni tentarono di metterla sotto la supervisione del Fmi”, ma “sarebbe stato un disastro” e “noi siamo stati quasi soli a dire che non doveva succedere”. . 
Fonti qualificate (ma anonime) hanno fatto sapere che “Geithner si è riferito a qualcuno altro, certamente non alle istituzioni Ue, non a Barroso, Van Rompuy o Rehn”, che, in particolare a Cannes, “hanno difeso l’indipendenza dell’Italia” e “non volevano che andasse sotto amministrazione controllata, come invece chiedevano gli Usa”.  
 
Aveva parlato di un piano contro Berlusconi anche Alan Friedman, nel libro “Ammazziamo il gattopardo", e l'ex premier spagnolo Zapatero in un suo libro; così pure Tremonti e Berlusconi ma a questi ultimi non abbiamo mai creduto siccome hanno ormai troppo il naso lungo per poterci fidare di loro. 
Tuttavia la cosa ha un senso. In un recente articolo del Financial Times (si può leggere con un clic qui), il giornale ha intervistato diversi dei partecipanti alle frenetiche riunioni del 2011, per mettere assieme alcuni retroscena. 
 
Al summit G20, Sarkozy e Obama (entrambi aspiranti alla rielezione) stavano pressando fortemente la Merkel perché desse un forte contributo al firewall europeo, lo strumento che avrebbe dovuto funzionare circa come quanto fatto dagli americani per fermare la crisi, insomma un sacco di soldi (che ricordiamo le banche centrali possono creare dal nulla, perché siamo in un sistema "fiat money", e quindi non costa niente) messi lì per dire: potete anche speculare contro, ma visto che noi i soldi li creiamo, eccone un bel po' allineati qui: insomma abbiamo più soldi a disposizione di voi, li useremo, e quindi vi farete del male - il che è un ottimo incentivo, necessario e sufficiente per bloccare qualsiasi speculatore. 
La Merkel però non voleva cedere, anche perché la Bundesbank di Weidmann tanto per cambiare dava parere fortissimamente contrario. 
 
Era disposta a fare qualcosetta, ma tra l'altro non la cosa più importante cioè aumentare gli SDR (Special Drawing Rights, altro denaro fuffa creabile dal nulla - ma a quanto pare per i tedeschi solo le soluzioni che comportano lacrime e sangue sono da seguire, quelle più facili no perché sarebbero delle scorciatoie - questo per lo meno quando il tutto riguarda gli altri, quando riguarda loro negli ultimi 2 secoli hanno fatto default 8 volte, e nell'unificazione hanno "dimenticato" di inserire clausole per i debiti così si sono autocondonati 1500B di debito...), solo se l'Italia avesse accettato la proposta dell'FMI, che era arrivato a Cannes nella persona di Cristine Lagarde proponendo un aiuto all'Italia di 80B in cambio di monitoraggio FMI sull'Italia. Tremonti qui fece la cosa giusta e non accettò questo "aiuto": la somma era insignificante per un Paese con 2000B di debito, e far andare l'Italia in amministrazione controllata non avrebbe assolutamente giovato a nessuno. 
 
Ma mettersi contro la troika non è mai molto igienico e ne sa qualcosa Papandreu. Ricevuta la disponibilità di circa 180B di aiuto, Papandreu dopo aver accettato ci aveva ripensato bene e voleva sottoporre la proposta a referendum in Grecia - forse perché non era più tanto convinto che questo "dono" fosse effettivamente per il bene della Grecia (e in effetti non lo era, era per il bene delle banche francesi e tedesche fortissimamente esposte sulla Grecia).  
Questo non andava per niente giù a Sarkozy e Merkel. Inizialmente Sarkozy propose di cambiare il referendum in uno che proponesse invece di votare la permanenza o l'uscita dall'Euro. Questo però sarebbe stato una grande iattura per la Germania, che vuole fortemente che tutti rimaniamo nell'Euro visto che così esporta molto di più i suoi prodotti (l'unico motivo per cui sta meglio di noi - o insomma appena galleggia: tutto questo danno a noi solo per galleggiare). 
 
A quanto pare di evitare il referendum se ne incaricò Barroso: contattò Samaras (del partito Nuova Democrazia, oppositore di Papandreu) il quale gli fece sapere che sarebbe stato disposto a fare un governo di unità nazionale con il Pasok, cosa che fino ad allora aveva rifiutato. 
Questa fu la fine per Papandreu, che insomma venne fatto cadere perché voleva osare chiedere ai cittadini cosa fare. Evidentemente, i cittadini non devono mai decidere, deve decidere qualcuno più esperto "per il loro bene", e vediamo quanto bene stiano in Grecia. Le banche francesi e tedesche intanto sono rientrate da buona parte del debito, e loro di sicuro stanno bene. 
 
Per quanto riguarda l'Italia, Obama che presiedeva il meeting non accettò il rifiuto della Merkel, e ripropose alla stessa di mettersi d'accordo con la Bundesbank per la settimana successiva e far spuntare qualcosa. Obama, come ogni persona ragionevole, proprio non capiva come si potesse rifiutare una soluzione a costo (per lo meno immediato) zero che aveva funzionato negli USA (e che continua a funzionare visto che il dato di Aprile 2014 sulla disoccupazione è 6.3%, mentre noi siamo al doppio; e l'inflazione negli USA è molto bassa, ancora sotto quel 2% che si ritiene sia il valore ottimale per far girare il sistema capitalistico). La Merkel rifiutò ancora e la decisione venne rinviata al giorno dopo. 
 
Ma il giorno dopo niente venne concluso, e per aggiungere benzina sul fuoco Berlusconi si fece scappare in conferenza stampa la notizia che gli era stato offerto aiuto dall'FMI - forse la notizia sarebbe uscita comunque, ma fu una gaffe, e ovviamente il giorno dopo lo spread ancora aumentò. A questo punto sarà un complotto o sarà che Draghi e/o le banche tedesche che oltre a non voler acquistare bot italiani per calmierare lo spread, probabilmente ne hanno venduti per alzarlo ancora, Berlusconi se ne è andato - anche per non far saltare le sue stesse aziende, e probabilmente perché gli è stato offerto di andar via senza immediate elezioni (in cui gli avversari avrebbero stravinto) ma rimpiazzato da un governo tecnico che avrebbe fatto i compitini della troika senza formalmente essere la troika. C'è da osservare che la pochezza della opposizione ha permesso tutto questo. 
Bisogna anche dire che la Commissione Europea è ben organizzata quando si tratta di voler convincere il cittadino europeo che va tutto bene (fa anche un po' paura)
 
Molte cose le sappiamo insomma solo adesso. E ha anche un senso anche che molto esca adesso, prima delle elezioni Europee. Per dare un sostegno a Berlusconi, dando ragione alle sue tesi di complotti su complotti che lo avrebbero defenestrato? Non credo: mi sembra abbastanza chiaro che la volontà invece sia quella di farci aprire gli occhi su quanto profondamente tecnocratica, dittatoriale e insomma antidemocratica sia diventata l'Europa. 
Gli Stati Uniti sanno molto bene che se l'Europa sta su è solo perché la Fed americana ha stampato liquidità in sovrappiù anche per noi, e perché i mercati hanno creduto al bluff di Draghi "faremo tutto quello che serve" (ma non avrebbe funzionato senza l'aiuto della Fed). In realtà i meccanismi per un salvataggio eventuale non sono ancora operativi, rientri dai debiti non se ne sono ancora potuti fare perché l'austerity ha depresso troppo l'economia, e non si è inserito alcun correttivo per quella macchina di drenaggio capitali dal Sud Europa (ma non soltanto) che è l'Euro. 
 
Questo è un male anche per gli Stati Uniti, perché pur supponendo che preferiscano un Europa non troppo forte politicamente, la loro economia è danneggiata da un'Europa così in depressione che acquista poco dall'America persino con l'Euro valutato 1,40 dollari. 
Geithner, garbatamente, ricorda agli Stati europei che finora abbiamo subito i diktat di una potenza egemone, che ha calpestato senza problemi la democrazia, e forse spera che Italia, Spagna, Grecia, eccetera, raddrizzino la schiena e chiedano (almeno) quel ridisegno dei meccanismi europei che è necessario, profondamente necessario, sia per riprenderci che per poter andare avanti e non ricascare nei soliti squilibri. Avremo abbastanza la schiena dritta? 
Sicuramente ci converrebbe che a queste elezioni europee vincesse una parte profondamente euroscettica - altrimenti siamo messi piuttosto male. 
In realtà forse non siamo troppo bravi a renderci conto di quel che succede e di come siamo manovrati; sarà un caso che il 1978, l'alba dell'ingresso nello SME (ingresso allora osteggiato dal PCI e da Eugenio Scalfari, ora diventato pro-euro) fu l'anno in cui fu assassinato Aldo Moro e vi furono parecchi sconvolgimenti politici? 
 
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